Acqua e Vento

Uno spazio per pensare, per comunicare, per trasmettere tutto quello che mi passa per la mente.... Mia nonna mi diceva spesso "tu sei acqua e vento". Un attimo prima la tempesta, un attimo dopo di nuovo il sole. Ecco, uno spazio pieno di sole.

31 gennaio 2006

Non buttiamo via niente!

La cultura è quello che rimane nell'uomo dopo che ha dimenticato tutto.

- Edouard Herriot -

30 gennaio 2006

Gatti neri

Stasera passando con l'autobus ho visto un gattone nero con la coda mozza che veniva dritto verso di noi... cioè... PERPENDICOLARMENTE a noi...
Dunque, se, di fatto, siamo NOI che gli abbiamo tagliato la strada... non è che la regola si inverte e magari PORTERA' FORTUNA????
Speriamo, ce n'è TANTO bisogno!!!

29 gennaio 2006

Weekend rilassante, il vostro? il mio sì!

28 gennaio 2006

Cara Alessandra...

ieri sera scavalcavo mucchi di neve fresca, con una mano in tasca ed una a reggere l'ombrello, cercando di non scivolare sui marciapiedi ghiacciati.
Così tanta neve a Milano non la ricordavo (nell'85 avevo 12 anni, ma mi sono rimaste impresse più che altro le battaglie a palle di neve) e la cosa bella è che continuava a cadere, senza lasciare che il manto candido si trasformasse subito in una fanghiglia grigia e schifosa come di solito accade.
Camminando sono passata davanti ad una chiesa ed ho pensato in successione alla nonna ed a te. Sai, se non fosse stato per te non sarei mai entrata nel gruppo teatrale del GTG.
Avevamo vent'anni ed io avevo deciso di lasciare l'università. Facevo la babysitter, intanto frequentavo un corso di informatica e cercavo un lavoro. Ma non ero soddisfatta, non mi bastava, e allora avevo pensato di dedicare un po' del mio tempo al volontariato. Non avevo bene idea di che cosa fare, finché non ho saputo che la regista del gruppo dei ragazzi dell'oratorio aveva bisogno di un "anello di congiunzione" per superare il gap generazionale e che della compagnia faceva parte anche la figlia, una ragazza della mia età con seri problemi di salute e pochi amici veri... E così è cominciata la nostra amicizia. Venivo a trovarti spesso, anche al di fuori del teatro, e tu mi hai presentato Alex - e per questo non finirò mai di ringraziarti abbastanza...
Ero venuta anche da te a Lanzo D'Intelvi, d'estate, per qualche giorno e solo poche volte a trovarti a Desenzano, dopo il tuo trasferimento alla ricerca di un clima migliore.
Ho imparato a camminare più piano, perché un dislivello appena impercettibile già ti dava il fiatone. Salire le scale del teatro fino alla strada era una faticosa scalata da suddividere in più tappe. Ma nonostante gli impedimenti che il tuo fragile cuore ti imponeva ho sempre ammirato moltissimo la tua forza d'animo e la tua ironia.
Ieri sera camminavo senza fretta e rivivevo quei momenti, è già passato tanto tempo e mi sento molto più avanti nel mio percorso, è come se quel periodo un po' si perdesse in una nebbia sottile.
Ma ho in mente il tuo viso perfettamente. Ti porto con me e so che mi guardi con un leggero sorriso, anche se ora non posso vederti più e un velo di lacrime non mi permette di continuare a scrivere. Grazie di tutto, Ale, resta dentro di me.

26 gennaio 2006

La pagina bianca

La pagina bianca racchiude infinite possibilità di dire. E' la tua chance per raccontare e raccontarti, la miccia che fa esplodere la fantasia.
E' l'ispirazione che ti coglie quando improvvisi a teatro: di punto in bianco devi inventare una storia e cominci a parlare, così, senza pensare. Senti la tua voce uscire da sé e ti stupisci nell'accorgerti che quello che dici ha perfino un senso! A quel punto sei già nella parte ed è il tuo personaggio che parla per tua bocca. E questo fenomeno ha qualcosa di magico...

24 gennaio 2006

Parola... personaaa

La parola fa l'uomo libero.
Chi non si sa esprimere è uno schiavo.

Ludwig Feuerbach

22 gennaio 2006

Sognare sognare

Continuiamo ad esplorare la dimensione del sogno.
Qualche volta, per lasciarci alle spalle uno stralcio di realtà che non ci appartiene, conviene passarci attraverso il più in fretta possibile, mantenendo la consapevolezza che noi siamo molto di più di ciò che facciamo.
Anche le nostre azioni rispecchiano solo in parte la nostra identità ed a volte ci sono addirittura imposte dalle circostanze. Non capita a tutti di dover rimandare ciò che vorrebbero fare in nome di ALTRO che non si può proprio rimandare (o così crediamo....)?
E allora i sogni ci aiutano a riprendere il contatto con la nostra parte più autentica, quella che ci fa andare avanti, pur celandosi spesso dietro un'apparenza più consona a come ci vuole la società....
Gerardina Trovato parla molto bene di quelli ad occhi aperti, che sono una porta per la libertà di essere, di fare, di uscire dalle convenzioni per essere puramente NOI:

Sarà meglio sognare, e sognare, e sognare e sognare
dei topi che mangiamo gatti
o dei pettirossi che mangiano falchi e poi...
rubare il vento a un aquilone
gridare senza una ragione
correre forte come pazzi
a piedi nudi sopra i sassi
vivere adesso e non domani
come gli zingari sul prato
bere la pioggia dalle mani...
E questa voglia di ballare
sopra una nuvola sul mare
tra due rocce sotto il sole
mentre qualcuno spacca un cuore
e questa voglia di giocare
senza più guanti con la neve
morire prima d'invecchiare
Non ho più il terrore
di essere normale
di essere normale...
di essere normale...

19 gennaio 2006

Buona notte a tutti i sognatori

Questa mattina mi sono svegliata e avevo in mente una vecchia canzone di Claudio Baglioni, Notte di note, Note di notte che fa parte dell'album La vita è adesso, del 1985. In questo lavoro Baglioni inizia a giocare con le parole, con ampio impiego di metafore ed altre figure retoriche, cosa che verrà accentuata ancor più negli album successivi (ma ammetto che dopo Oltre, che risale al 1990, ho smesso di seguirlo!).
Il pezzo che voglio regalarvi è un autentico concentrato di poesia.... Buon "ascolto".

Notte di note note di notte di luna che imbroglia i cani
vagabondi invisibili nelle vie che sanno tutto e ci cammino
a tempo col rumore della terra che gira e fornai che fanno il pane di domani
secchi d'acqua che svegliano i balconi cotti di sole del mattino
in questa notte di ragnatele di fili notturni sul mio viso
l'alito largo del vento mi segue annusando i pantaloni
e quante dita stanno acchiappando note che cadono giù dal paradiso
e le giornate si chiudono dietro le serrature dei portoni
buona notte ai piccoli dolori
buona notte a tutti i suonatori
buona notte a queste nubi d'inchiostro
buona notte a questo figlio nostro
qui in questa curva di cielo
ed ogni odore è un ricordo che torna a bruciapelo
e porta via la sete i giorni sbagliati
per una notte di pace nei cuori affaticati
notte di note note di notte tesa come pelle di tamburo
fari che bucan la pazienza dell'aria cercando di capirmi gli occhi
in questo stesso istante tra la California e il Giappone c'è chi inventerà il futuro
per tutti gli uomini che passano sui fogli del mondo come scarabocchi
in questa notte di stelle distratte sorprese da un'alba che confonde
muri vecchi che respirano un giovane cielo rattoppato
e un risveglio salato di mare nei cortili deserti che scavalcano le onde
come qualcosa di rauco che ti chiedi cos'è mentre ti è già passato
buona notte ad ogni nota d'argento
buona notte a un sollievo di vento
buona notte a questo silenzio d'oro
buona notta buona notte tesoro
qui in questa via di nessuno
mi sto frugando parole per far sognar qualcuno
quando verrà dal cielo dove si trova
una speranza di luce una canzone nuova
qui in questa notte di note a guardarmi la vita dentro le mani vuote
ma che cos'è mai che mi fa credere ancora
mi riga gli occhi d'amore
e mi addormenterà...
dalla parte del cuore.

18 gennaio 2006

Italo docet

Scrivere è sempre nascondere qualcosa in modo che venga scoperto - Italo Calvino.

Anche oggi faccio in tempo solo regalare una frase.... e non è neanche mia!!!!
Non so, forse voglio fare troppe cose, ma a parte la stanchezza va bene così.
Un ciclo si chiude, si apre una nuova fase. Tra malinconia ed entusiasmo affronto il mio domani con grinta - man, questa città è una giungla, devi farti largo a colpi di machete e non intravvedi neanche l'orizzonte.... ma il solo fatto che C'E' ti basta (questa fa molto "Crocodile" Brandy!).
Devo dire che l'ottica del cambiamento con cui ho inaugurato il 2006 sta già portando i primi risultati. Il concerto, la mostra di fotografia, il nuovo laboratorio teatrale - CHE B-E-L-L-O!!!
Il che, a voler vedere, è poi un ritorno alle origini, a quel che mi piace davvero e che mi fa sentire B-E-N-E! E che ultimamente mi è mancato tanto. Dunque è pur sempre un cambiamento, nooo? (oppure deliro, ve l'ho detto che sono stanca!)
Consiglio a tutti, se torna sulle scene, di andare a vedere "Se anche la sogliola finge l'orgasmo... figuriamoci il resto!" di e con Jacopo Fo. Esilarante e illuminante!! Suggerisce, prima di tutto, di MUOVERSI, di allontanarsi dai soliti binari. Ma il cambiamento, inizialmente, deve essere piccolo, altrimenti provoca cataclismi... Lui poi è uno spasso. Del resto dice il saggio che buon sangue non mente, e che sangue, nel suo caso!!!

16 gennaio 2006

Dire o non dire?

La poesia mi serve per dire ciò che non si può dire - José Hierro

15 gennaio 2006

Percezione

Ascoltavo su Lifegate Radio FM 105.10 un'intervista ad Anggun, che ha appena pubblicato un album ad un primo ascolto molto suggestivo, "Reminiscence", e dice che la musica è emozione e come tale non si può spiegare, ma solo percepire..... Verissimo.
Lifegate è ua radio che trasmette emozioni, provate ad ascoltarla. Io spesso lo faccio al mattino, andando al lavoro, e con gli auricolari nelle orecchie creo il mio piccolo spazio privato sui mezzi pubblici e arrivo al lavoro canticchiando: non è male per iniziare la giornata!!
Forse tra le arti la musica è la più immediata: va dritta al cuore senza bisogno di passare per il cervello. Certo che critici ed intenditori devono avere vita dura, abituati come sono a scomporre il tutto in parti e ad analizzarlo, rischiano di perdere di vista la bellezza dell'indefinito...
Mi torna alla mente un filosofo, Berkeley, che sosteneva che "Esse est percipii", è reale soltanto ciò che percepiamo. Limitativo? Certamente, ma mette l'accento sull'importanza dei cinque sensi nella nostra vita.
La mente molte volte ci inganna, mentre è più raro che lo faccia la percezione.
Perché va dritta al cuore.

08 gennaio 2006

Ho imparato a sognare

..... ritorno sul discorso della caduta e del successivo riscatto.....
Voglio seguire il mio sogno, non importano gli sbagli, non importano le strade secondarie.
Non ho mai pensato che la mia vita viaggiasse su una strada maestra.... maestra di vita, questo sì, la mia strada: attraverso gli incontri, i confronti, gli scontri, le batoste e compromessi?... no, no, non son tipo da compromessi, io, e non sto a dirvi quanti problemi questo mi abbia creato. Crescendo si impara ad adattarsi, certamente, ma, dentro, la mia anima vola....

Lascio la parola ai NEGRITA.

(...) Ho imparato a sognare,
quando inizi a scoprire
che ogni sogno
ti porta più in là
cavalcando aquiloni,
oltre muri e confini
ho imparato a sognare da là
Quando tutte le scuse,
per giocare son buone
quando tutta la vita
è una bella canzone
C'era chi era incapace a sognare
e chi sognava già
Tra una botta che prendo

e una botta che dò
tra un amico che perdo
e un amico che avrò
che se cado una volta
una volta cadrò
e da terra, da lì m'alzerò
C'è che ormai che ho imparato a sognare non smetterò

Inconcludente? Mah

Così poco tempo e così tante cose da fare.... Dicono che i Gemelli sono inconcludenti, perché iniziano un milione di progetti e non ne portano avanti nessuno. Per me si può dire che ci sono moltissimi argomenti in grado di suscitare il mio interesse e che se li abbozzo senza definirli è soltanto perché qualcos'altro ha catturato la mia attenzione.... ma sono sempre pronta a riprenderli. Ieri sera sono andata a sentire musica dal vivo, attività che mi regala energia e voglia di fare. Ogni volta mi riprometto di farlo più spesso, ma come faccio a conciliarla con il teatro, le feste, gli aperitivi, gli amici con cui parlare seriamente, i nipotini, la famiglia, le incombenze domestiche, la spesa, I SALDI??????
Insomma, il tempo libero è sempre troppo poco - non si può mica fare sempre tutto!!!! E allora, senza rimorsi, mi abbandono all'ispirazione del momento: è la cosa migliore!!

03 gennaio 2006

Cambiare 1 - Alex Baroni

Ti nasconderai
dentro i sogni miei
ma io non dormiro'
mi dovra' passare
e quanti amori avrai
che cosa gli dirai
e quanto anche di me
io dovro' cambiare.
Amore, non mi provocare
arrivero' fino alla fine di te
amore, mi dovra' passare
per restare libero, cambiare.
Ti nasconderai dentro gli occhi miei
ma io non guardero'
io dovro' cambiare.
Amore, che non puo' volare
resterai qui fino alla fine di me?
Amore, mi dovra' passare
per diventare libero, cambiare, cambiare.
Combattero' con le mie notti bianche
combattero' devo ricominciare a inventare me.
Amore, non mi provocare
arrivero' fino alla fine di te.
Amore da dimenticare
per diventare libero, cambiare, cambiare
e per non cadere piu', cambiare.

02 gennaio 2006

Cambiare

Potrei fare un elenco di cose belle da desiderare per voi ed anche per me stessa, perché no, per il nuovo anno. Tante piccole cose che aggiungano calore ad ogni giorno...
Ma più di tutto mi auguro che manteniamo intatta la capacità di CAMBIARE, di RIDERE, anche di noi stessi, e di RIALZARCI da una caduta con le ginocchia sbucciate e la voglia di ricominciare.