Un istante
Cesare Pavese disse: "Immortale è chi accetta l'istante".
Sono le 16,00 di venerdì pomeriggio, in ufficio fa caldo. Ho aperto la finestra per far entrare un po' d'aria e i rumori delle auto e dei motorini che passano nella via accanto mi fanno desiderare di salire sulla moto, abbracciare il mio fidanzato e lasciarmi portare via, lontano dalla città. Respiro l'aria di primavera e la voglia di muovermi pervade le mie ossa, arrugginite dal lungo riposo forzato dell'inverno. Mi prende la voglia di andare, esplorare, semplicemente stare all'aperto. Domani si comincia con un bel pic-nic, ma per settimana prossima ho già in mente un paio di mete per una gita di un giorno. Fortunatamente le idee non mancano mai! E intanto mi godo quest'attesa, la tranquillità del pomeriggio e il sole che occhieggia dalla finestra. L'istante, che racchiude in sé la propria essenza e la promessa del futuro, in nuce.
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