Petalo dopo petalo.... creta inaridita
Leggo un articolo dal sito del Goethe Institut sull'amicizia tra Goethe e Schiller. Lo scrittore Rüdiger Safranski, che l'ha raccontata in un libro, la spiega così: MANTENERE UN'AMICIZIA SIGNIFICA MODELLARLA, FARE QUALCOSA PER LEI, TRATTARLA CON CURA. E' L'OPERA DI UNA VITA.
Io aggiungo: CHI SI TIENE A DISTANZA E SI LIMITA A RINFRESCARLA OGNI TANTO CON SALUTI "VIRTUALI" LA MORTIFICA E INFINE LA PERDE. E SI PERDE NELLA SUPERFICIALITA' DEI TANTI RAPPORTI SENZA NOME E SENZA RADICI.
Ho sempre puntato sulla centralità delle amicizie nella mia vita. Ho investito molte energie in rapporti che si sono evoluti e modificati negli anni, senza perdere assolutamente per questo il proprio valore: nel tempo cresciamo ed è necessario tenere il passo con i cambiamenti che attraversano i nostri amici per rimanere vicini. Quello che mi addolora - e molto - negli ultimi anni è vedere come parecchi di loro, assorbiti dalle proprie relazioni ed occupazioni, non diano più nulla di sé: né tempo, né cura, né attenzione. E' triste: così sfioriscono le amicizie.
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