Acqua e Vento

Uno spazio per pensare, per comunicare, per trasmettere tutto quello che mi passa per la mente.... Mia nonna mi diceva spesso "tu sei acqua e vento". Un attimo prima la tempesta, un attimo dopo di nuovo il sole. Ecco, uno spazio pieno di sole.

26 febbraio 2006

Il vero progresso è la conoscenza di sé

L'uomo, d'epoca in epoca, va camminando
verso la più perfetta comprensione della sua anima,
di quell'anima che è più grande di tutte le cose da lui accumulate,
di tutte le imprese compiute, delle teorie enunciate;
di quell'anima il cui progredire non verrà mai arrestato
dalla morte né dalla dissoluzione.

- Rabindranath Tagore -

25 febbraio 2006

Coriandoli di sale

La strada per la lavanderia è costellata di coriandoli.

Pezzetti di carta colorata spiccano con allegria sul grigio del marciapiede e si sente ancora l'eco delle risate dei bambini, che ne hanno pieni i pugni e li lanciano nell'aria in una giocosa battaglia in cui nessuno perde.

Avere un bambino vicino ti ridà il senso delle cose, quando sei deluso e amareggiato.

In mancanza del suo calore, l'uomo adulto ha imparato a far uso dell'ironia.

E' una forma di umorismo più sottile e raffinata dello scoppio spontaneo di ilarità. Serve a prendere le distanze dalle situazioni ed anche da se stessi, riporta ad un maggiore equilibrio, aiuta a non prendersi troppo sul serio. Drammaturghi e scrittori ne hanno fatto largo uso nelle proprie opere: cito soltanto E.T.A. Hoffmann, maestro del Romanticismo tedesco, ed il nostro grande Pirandello, che ha scritto anche un saggio sull'argomento.

L'uomo consola l'uomo anche in questo modo.

Ridi, pagliaccio.

23 febbraio 2006

MLK

Sleep
Sleep tonight
And may your dreams
Be realized
If the thunder cloud
Passes rain
So let it rain
Rain down on him
Mmm...mmm...mmm...
So let it be
Mmm...mmm...mmm...
So let it be

Grazie, U2...
... verrà la quiete, dopo questa tempesta?

19 febbraio 2006

Flusso musicale

Quello che siamo nessuno può togliercelo.

E mentre ascolto questo pianoforte capisco che nulla di ciò che ho fatto è stato inutile.

La musica, Fede, scorre a tempo con la mia coscienza....

No more war

La non-violenza è la forza più grande di cui l'umanità dispone.

La sua potenza supera quella della più potente arma di distruzione che l'ingegno umano possa inventare.

- GANDHI -

18 febbraio 2006

4 giugno 1989

Oggi soffiava il vento e ci ha portato la pioggia, di cui avevamo sete....

In un blog che si chiama Acqua e Vento non può mancare una delle più belle canzoni che hanno scritto i Litfiba: IL VENTO (1989). E' stata ispirata dagli eventi di Piazza Tien 'An 'Men.
L'unica volta che sono andata a manifestare sul serio: c'ero anch'io a gridare la mia rabbia contro l'ambasciata cinese.

In tanti anni non mi sembra che le cose siano cambiate poi molto, dal punto di vista dei diritti umani, in quel Paese del quale sappiamo così poco. Un Paese che ci è sempre più vicino economicamente e di cui non possiamo più fare a meno, perché cresce, perché ci vivono due miliardi di persone. Sì, ma come? Sappiamo dell'esistenza di moltitudini in condizioni arretrate nelle campagne. Sappiamo che, di contro, ci sono brillanti manager di cui non conosciamo nenache un nome. Perché il singolo laggiù ancora non conta nulla. Conosciamo i numeri, sì, che un po' ci fanno anche paura, perché i loro salgono, mentre i nostri si sono prima fermati ed ora affrontano un'ineluttabile discesa.

Ma su un giornale avevo letto un articolo in cui si elencavano i reati per i quali in Cina è prevista la pena di morte ed erano righe e righe e righe...... sfruttamento della prostituzione, spaccio di stupefacenti, falsificazione di documenti......
Sappiamo sempre quando si effettua un'esecuzione negli Stati Uniti, ma quante sono quelle che avvengono ogni anno in Cina?
Sappiamo che la legge che impedisce di avere due figli per controllare la crescita demografica causa ogni giorno aborti, per lo più femminili. Ma quanti? Avete visto le foto che documentano l'abbandono di una neonata morta per strada e l'indifferenza dei passanti? Non ho voluto inoltrarle a nessuno, fanno troppo male.

La speranza risiede sempre nei ragazzi. Perchè lo spirito indomito che li governa è più forte di qualsiasi restrizione e nonostante le condizioni di vita in cui sono costretti, nell'animo, in tutto il mondo, saranno sempre liberi......come il vento.

L' orizzonte e' nello specchio
l' orizzonte e' dentro me
ho distrutto tutto il tempo
perchè il tempo è solo mio
cielo basso sui capelli
l' orizzonte e' dentro me
ho scolpito sulla pelle
che chi piange riderà.
Sono libero, come il vento
sono libero
Questo mostro ha cento occhi
cento occhi come spie
ma quei bastardi ridono
mi hanno tolto mani, bocca
e occhi, occhi... occhi, occhi...
occhi, occhi... occhi, occhi...
Sono il vento, sono libero
come il vento, senza fine
ah ah ah
sono libero, sono libero
Con il cuore in quella piazza
tiene a mente Tien ‘am ‘men
la morte la porta la libertà
e la violenza perderà
e ogni gabbia uccide un uomo
ma la rabbia fa' resistere
e ha scolpito sulla pelle
che chi piange riderà.
Sono il vento, sono libero
come il vento, senza fine
sono il vento, sono libero
come il vento, sono libero
ah ah ah.
Rispetta la mia scelta
rispetta la mia scelta.
Libero, libera, libero,
libera libero, libera,
libero, libera.
Libero, libera,
libero, libera
libero, libera,
libero, libera.
Sono libero

15 febbraio 2006

Destino di poeta

Lasciami essere aria su labbra,
un soffio vagabondo senza sagoma,
breve aroma che l'aria fa svenire.

Octavio Paz

11 febbraio 2006

La nostra dolente contemporaneità

Ho una mostra da consigliarvi, se vi trovate a passare da Milano:
Anselm Kiefer - I sette palazzi celesti, presso Hangar Bicocca (Viale Sarca 336).
Ho cercato per voi una recensione che rendesse giustizia all'opera, per quanto non ci sia altro modo di rendersi conto del suo valore se non andando a vederla... Vi riporto quella di artdreamguide.com.
"Rifacendosi alla Cabala, il libro della vita, l'artista ha creato sette torri monumentali in cemento armato e piombo, che rappresentano i sette livelli della spiritualità. Si chiamano: Stelle cadenti, Deposito di stelle Sternenlager, Die Sefiroth, Tzim-Tzum, Shevirat Ha-Kelim, Tiqqun, I Sette Palazzi Celesti. Sembrano distrutte dal tempo e dall'incuria degli uomini, dimenticate dalla storia. Non sono architetture, né sculture, ma emblemi della condizione umana. Allineate secondo tre rami principali - la Forza, la Compassione, l'Amore - le "Sefiroth" indicano le tre vie che l'uomo può scegliere per tornare a congiungersi con l'Uno, la Divinità. Non si tratta di un viaggio comodo, ma faticoso e pieno di pericoli. È un percorso iniziatico, che rappresenta al tempo stesso un'ascesa al divino e una discesa in se stessi. Un movimento continuo, un processo, che caratterizza la vita dei singoli, ma più in generale la storia. Sempre in bilico tra passato e futuro, distruzione e creazione.
Nel Medio Evo si credeva che tutto fosse stabile, che il cosmo seguisse regole ferree e inderogabili. Ora sappiamo che non è così. Che non è vero che il cielo sta sopra e la terra sotto. I concetti di ascesa e discesa sono soltanto convenzioni. Non c'è nulla di certo, ed è per questo che bisogna vedere il mondo con ironia. E così pure la distruzione, che non è mai casuale e oggi più che mai sembra far parte della vita. La distruzione precede sempre la costruzione. L'artista deve cercare di creare un ponte tra questi due momenti, riuscire a trasformare una catastrofe in qualcosa di positivo, di poetico. Negli interstizi tra un modulo e l'altro di cui sono fatte le torri sporgono diversi oggetti: libri di piombo, scritte, stelle cadenti, frammenti di vetro, cornici. Si ritrovano anche in altre opere dell'artista e servono a sollecitare rapporti, riflessioni, emozioni. Per Kiefer, infatti, è chi guarda che completa l'opera
".

Attualmente vi sono abbinate le ultime performance di Marina Abramovic, che era poi il motivo della mia visita. Un'artista coraggiosa, di cui avevo letto sui giornali, e la cui personalissima arte dà un contributo direi scioccante alla nostra dolente contemporaneità.
Mi ha colpito in particolar modo l'opera Count on Us, denuncia del mancato intervento delle Nazioni Unite con aiuti umanitari appropriati nel recente conflitto nell'ex Jugoslavia, una guerra così vicina a noi ma deformata dall'onnipresenza dei media, che l'hanno resa irreale, come se non ci riguardasse, come se fosse fiction e non spaventosa violenza, assassinio di massa, distruzione cieca.
Ricordo con un brivido il cantante balcanico (di cui purtroppo ho dimenticato il nome...) che nel tour di Vasco Rossi "Gli spari sopra" irruppe sul palco intonando il ritornello
SORRIDETE.... GLI SPARI SOPRA.... SONO PER NOI".

09 febbraio 2006

Pensieri sparsi

Quando sono troppo impegnata a VIVERE accade che non mi va di scrivere....

Diventerò zia, sapete? Già mi sentivo zia dei cuccioli di alcuni cari amici, ed ora anche mio fratello diventerà papà! Che strano, non me ne rendo bene conto, sarà perché comunque lui abita lontano e quindi non so quante occasioni avremo di vederci. Ma di certo il nipotino/a sarà un pretesto in più!

Questo freddo e il piumino non li sopporto più!!!!

Il teatro è sempre più fonte di grandi soddisfazioni, anche se quando improvviso mi capita di avere dei vuoti, dopo un po' che parlo, e non saper cosa dire.... come se avessi un blocco, una paura che non identifico. Mi sento fortunata e trepidante ogni volta che salgo sul palcoscenico, vado incontro ad ogni prova con entusiasmo e stupore, eppure quei momenti sono bruttissimi, sono piccole sconfitte che non riesco a superare. Bisogna che ne parli a Lucia.

Quella sensazione è stata espressa benissimo da una poesia di Roberto Lerici. Chi era? Non lo so. So solo che è stata pubblicata come suo necrologio sul Corriere della Sera del 14 marzo 1992. Vorrei rendergli omaggio e trascriverla qui, perché altri possano leggerla e stupirsi di quanto bene descriva uno stato d'animo simile quello di cui parlavo poco sopra...

Questa immensa impossibilità
di dire
che ci prende all'improvviso
è bella e agghiacciante
ne è pieno il cuore
quasi ne scoppierebbe...
Ma contemplare così
questa ipocrita bellezza muta
fa davvero troppo male
ed è da qui che dovremmo
credo
incominciare a parlare...