Acqua e Vento

Uno spazio per pensare, per comunicare, per trasmettere tutto quello che mi passa per la mente.... Mia nonna mi diceva spesso "tu sei acqua e vento". Un attimo prima la tempesta, un attimo dopo di nuovo il sole. Ecco, uno spazio pieno di sole.

20 gennaio 2009

Metropoli precarie

Leggo su City l'intervista ad un giovane laureato in Scienze Naturali che vista l'assenza di prospettive per il suo lavoro in Italia è partito per l'Australia e conduce una ricerca sul comportamento degli uccelli per conto di un'università americana. Dice che l'Italia non investe in ambiente ed "è indietro anni luce rispetto agli altri Paesi europei". E poi afferma, lui che proviene da Milano, "la vita di città è piena di tentazioni, di vuote emozioni, di eventi che ci scombussolano e poi ci lasciano con un senso di inquietudine, di non appartenenza, di continua ricerca di qualcosa che neanche noi sappiamo cos'è. Volevo fare un passo verso le radici del nostro essere uomini, animali, natura".

Mi sembra una riflessione molto bella e nelle sue parole ritrovo la mia esperienza di anni randagi nell'effimero mondo della città di notte, che promette e poi si sottrae, che fa credere di vivere una realtà che è invece l'ombra di se stessa, e come tale sfuggente ed inafferrabile. Sempre in ansia, come un cane che punta la preda, coi muscoli tesi a captare ogni sua minima oscillazione e col timore di perdermi qualcosa restando a casa per una sera.

E' un tale sollievo che non sia più così. E tuttavia il fascino di quelle notti rimane nell'aria, come un profumo che non si lascia dimenticare.