Dreaming of a white New Year's Eve...
Possa lo spirito Natalizio
portarvi Pace e il 2009 darvi Speranza e garantirvi Prosperità e Serenità
Uno spazio per pensare, per comunicare, per trasmettere tutto quello che mi passa per la mente.... Mia nonna mi diceva spesso "tu sei acqua e vento". Un attimo prima la tempesta, un attimo dopo di nuovo il sole. Ecco, uno spazio pieno di sole.
Possa lo spirito Natalizio
portarvi Pace e il 2009 darvi Speranza e garantirvi Prosperità e Serenità
Compagnia Teatri Possibili
regia di Corrado d’Elia
assistente Luca Ligato
Scene e costumi di Francesca Marsella
Luci di Alessandro Tinelli
Fonica di Federico Di Stefano
con Marco Brambilla, Alessandro Castellucci, Monica Faggiani, Valeria Perdonò, Bruno Viola.
dal 2 al 31 dicembre al Teatro Libero di Milano
Infotel 02/8323126 - biglietteria@teatrolibero.it
Lo spettacolo è la naturale conclusione stilistica e di progetto del “ciclo shakespeariano” prodotto dalla Compagnia Teatri Possibili con la regia di Corrado d'Elia.
5 spettacoli (Otello, Romeo e Giulietta, Macbeth, Amleto e appunto Riccardo III) che sono per caratteristica visionari e immaginifici, veloci e appassionati e che hanno come base stilistica il rapporto tra la parola e l'immagine.
Riccardo è per noi l'incarnazione del male, che programma, ordisce, tesse trame e con parole sapienti, convince, seduce ed uccide.
È una mente diabolica assetata di potere e di gloria, un calcolatore spregiudicato che desidera tutto oltre ogni umana decenza e ogni pudore.
Riccardo è una voce, un sogno, il gioco estremo, luci psichedeliche, desideri e morte.
Riccardo è il grande virus, che muove e conduce il gioco, manovra il joystick di un videogame dove tra led luminosi e luci impazzite, personaggi onirici e pedine fluorescenti compaiono, si trasformano e spariscono all'intero del perimetro stabilito di una magic box.
Riccardo il “big generator”.
Riccardo che è oggi ciò che vogliamo che lui sia.
RICCARDO III di Corrado d'Elia non vi lascerà tregua...nè scampo...nè respiro...nè possibilità alcuna di comprendere...il male non ha alcuna spiegazione.
Sarà una soggettiva appassionante, lo scanner di una mente perversa, che muoverà con passione distorta verso il compimento di un destino, terribile, grandioso e geniale.
Difficile distinguere i fantasmi da chi veramente esiste, gli incubi dalla realtà.
ll genio, il male, il sogno, il gioco, tragicamente insieme.
“Un cavallo, il mio regno per un cavallo...”
DA VEDERE!!!! Come sempre Corrado non può deludere.
Ci ho messo anni a capirlo: non ti fidare delle parole soltanto.
Ora di punta. Sento il ritmo della città. Lo sento nello sferragliare dei tram fermi al semaforo, percussioni ispiratrici per i rapper che sonnecchiano sui sedili. Lo sento nelle tue cuffiette, mentre stai in piedi accanto a me, vicino vicino, pressato dalla folla. Nel passo regolare o affrettato di chi vedo passare fuori dal finestrino.
Immagino una melodia che nasce dalla luce, mentre scende a partire dall'alto dei palazzi ad illuminare le strade. E' come un brusio sommesso all'inizio della giornata, che si arricchisce via via di nuovi strumenti fino a creare la voce potente di un corpo musicale. Un corpo che ha elementi provenienti da tutto il mondo, perciò non è strano se oggi la musica industriosa del capoluogo meneghino mi sembra un samba brasiliano. I nostri percorsi abituali mattutini si incrociano per un attimo in un passo di danza, inconsapevoli ballerini in una quotidianità individuale che senza gli altri non sarebbe reale.
Le nove e zero zero. Chiudo la porta dell'ufficio e lascio fuori il samba.
Ce l'ho da parte da tempo... questa è la sera giusta per trascrivere un brano del racconto di Fabio Volo che ho letto tempo fa, così lo restituisco a mia madre!!