Controcanto al dado
In questo invece siamo diversi: io ho un'urgenza di comunicare fortissima, in tutti i modi, scrivendo, parlando con gli altri. L'ho fatto attraverso il teatro, con la pittura, con i racconti.
Fabiana è come te.
Fatica moltissimo ad aprirsi, ha bisogno che le chiedano le cose (come anche tu ti aspettavi che facessi con te, ma senza purtroppo darmi dei segnali che mi consentissero di farti le domande giuste..... sono mancati anche a me i nostri dialoghi più profondi, ma l'errore che abbiamo fatto è stato rimandare ad un momento più opportuno. Rimandando ciò di cui hai bisogno rimandi la tua vita....). Dice che scavare all'interno della propria ferita è doloroso, ma indispensabile. Che ha dovuto tirare fuori il suo cuore e metterlo nelle mani del suo ragazzo, permettergli di scavarci dentro, anche se faceva male. Che è servito alla sua crescita personale ed è contenta di averlo fatto. Dice anche che per capire quello che ti si agita dentro devi confrontarti con un amico che ti dia, attenzione, NON le risposte, ma le tue chiavi di lettura. Con le quali TU stesso puoi trovare le soluzioni. Perché altrimenti - ha usato questa bellissima immagine - è come se tu avessi in mano il cubo di Rubik e staccassi gli adesivi colorati per far tornare la soluzione. Ma sotto, tutto il casino rimane.
Sai, da un lato sono contenta che il nostro rapporto ti abbia scosso e abbia invogliato "lui" ad uscire allo scoperto. Non potremmo avere una relazione VERA senza che tu ti lasci conoscere fino in fondo. Vorrei tanto che tu mi consentissi di GUARDARE dietro quella porta...... Ci vuole coraggio, ti darà dolore (e parte di te forse ce l'ha già con me per questo...), ma pensa a quello che possiamo raggiungere. Io penso che tu abbia una grande paura di me, perché senti la mia pressione nel convincerti a guardarti dentro.
Ma se solo provi ancora parte dell'amore che hai avuto per me io sono qui per aiutarti. Fidati di me. Aprirmi il tuo cuore finora non è stato possibile, per quanto hai fatto grandi progressi: so che temi un mio condizionamento. La cosa migliore sarebbe davvero che tu riuscissi ad aprirti veramente con un amico. Se chiedi aiuto chi ti vuole bene non si tirerà indietro. Lo sto vedendo io con i miei amici, poveretti, devono avere una pazienza...
In base a quello che mi hai detto, mi sono convinta che la tua precedente relazione sia rimasta ad un livello di condivisione parziale. Vorrei saperne di più, adesso, ma temo che tu non ti sia mostrato nella tua interezza mai. E forse lei non ha saputo "tirarti fuori" quello che ora, prepotentemente, cerca di uscire da te. E' un segnale forte. Tu devi cercare di stare bene e credo che il tuo benessere non possa prescindere da un ritrovato equilibrio interno.
Ora che so di questa "presenza", che avevi nascosto così bene, vorrei imparare ad interagire con lei. Imparare a farle, quelle domande, e poi sperare che senza più il bisogno di essere "interrogato" anche tu mi dica ciò che più ti preme spontaneamente, lasciandolo uscire, finalmente libero...
Sincerità e fiducia possono fare molto.
Se ancora mi ami un po'.
SO IF YOU LOVE ME/WON'T YOU LET ME KNOW.....
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