Nipporomanzo

Un minimo di documentazione prima di partire, preparazione in volo guardando Memorie di una Geisha (film molto suggestivo, ottimamente recitato e dalla fotografia superba) e passate le 12 ore che separano i nostri due Paesi, eccomi a Tokyo.
Il primo giorno trascorre per le stradine del quartiere di Asakusa, dove risiedo, e Matsuya, grande centro commerciale, in stato di sonnambulismo. In aereo non sono riuscita a dormire e siamo atterrati alle dieci del mattino, ma in Italia sarebbero le tre di notte.... Non si può andare a letto perché bisogna cercare di assorbire il fuso orario, ma nonostante questo per quattro notti riesco a dormire soltanto con l'ausilio della valeriana. Scende una pioggia sottile, giugno in Giappone è un mese piovoso. Le luci di Ginza verso sera mi prioiettano in una Tokyo che ricorda da vicino la città di Blade Runner: megaschermi luminosi con tanto di audio, grattacieli interi illuminati da neon colorati, gente in bicicletta e macchine che sfrecciano per la strada, vetrine di ristoranti che mostrano riproduzioni in cera dei piatti disponibili nel menu, negozi in massima parte occidentali, ma anche infradito e kimono.
Lunedì 19 è il mio compleanno. Tenko e Isao, gli amici di Antonella, ci hanno organizzato una gita fuori porta a Chiba, dove una loro amica ci mette a disposizione una casetta immersa in un giardino caratteristico dove, tolte le scarpe, ci inginocchiamo sul tatami e facciamo un pic nic a base di sushi. Maneggiare le bacchette mi risulta difficoltoso, ma il pesce è freschissimo ed io, che a Milano non riesco a mangiarlo, scopro di trovarlo gustoso. Bevo il mio primo tè verde; nel corso della settimana avrò modo di abituarmi a quel sapore aromatico che al primo assaggio non mi ha conquistata, fino ad imparare ad apprezzarlo. Ci trasferiamo poi in casa, dove sono in corso i preparativi per la cerimonia del tè del giorno successivo ed alcune signore sono indaffarate nella cottura di dolci a base di farina di patate e di fagioli rossi. Anche noi ci cimentiamo con la creazione di certi dolcetti a forma di calla, con risultati più o meno modesti, ma quello di Isao riscuote l'approvazione di tutte le pasticciere!
La mamma dell'amica di Tenko è una maestra di cerimonia. Una sua allieva, dalle movenze leggiadre, fa una dimostrazione apposta per noi. Ci prepara il tè scaldando l'acqua in un braciere, in una stanza luminosa dalle pareti scorrevoli, e mescolando con gesti accurati ed eleganti la polvere verde nelle tazze, che ci offre spiegandoci come accettarle con un inchino, come chiedere il permesso di bere al vicino, girandole tra le mani con cura. Ogni cosa è studiata nei minimi dettagli, secondo un galateo antico.
(-prosegue-)
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