Sono un naufrago, abbracciami...
Ho ascoltato per la prima volta con attenzione la SS. dei Naufragati, canzone appartenente all'ultimo lavoro di Vinicio Capossela, "Ovunque proteggi", uscito a gennaio.
Fa venire i brividi.
Sembra di vedere il capolavoro di Géricault, "La Zattera della Medusa" (1819 - Parigi, Louvre), una tela di grandi dimensioni che si ispirava al naufragio della fregata francese Medusa, accaduto nel 1816.
La sua voce da Ancient Mariner affresca una scena apocalittica, che mi ricorda anche la prima parte del racconto di Baricco, Il Ventre del Mare, in "Oceano, mare", uno dei miei libri preferiti. L'ho visto rappresentato a teatro l'anno scorso, reso benissimo dalla compagnia del Libero in "Locanda Almeyer".
La vela cadde, la sete ci asciugó
acqua, acqua, acqua in ogni dove
e nemmeno una goccia, nemmeno una goccia da bere
e gli uomini spegnevano, spegnevano il respiro
Ascolto e vedo lampi di luce squarciare l'oscurità che ricopre il mare in tempesta e non c'è possibilità di toccare terra, solo freddo e terrore.
Poi la quiete. La vela è caduta. E l'attesa della fine.
Su ogni cosa si posa lo sguardo della Santissima, misericordiosa, che tutti abbraccia ed accoglie.
La preghiera la chiama su questa tragedia a consolare i naufraghi ed a rapire a sé le anime.
Il pezzo successivo nell'album si chiama "Ovunque proteggi".
E ancora proteggi la grazie del mio cuore
adesso e per quando tornerà l'incanto...
l'incanto di te...
di te vicino a me.
Vinicio ha detto che questo è un disco per abbracciare.
In un'intervista ha spiegato: "una volta superati i trent'anni, si inizia ad amare con braccia sempre più lunghe (...). Abbracciare l'uomo, se prima ci si limita ad abbracciare una persona amata, poi diventa anche una redenzione per se stessi, quella di abbracciare e aumentare la misura delle braccia".
Aspetto il concerto dell'11 aprile e so che, come sempre, non mi deluderà.
Il suo spettacolo è musica e monologhi e suggestioni. Vinicio è un poeta e uno sperimentatore di generi, un menestrello da bar - qualche volta -, ma anche un grande uomo di teatro.
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