L'immagine perfetta
Con questa bella giornata di sole mi sono ricordata di una gita sul Trebbia di qualche anno fa...
Ho scritto questo racconto il 25 luglio 2000:
Con i piedi immersi nell’acqua fresca del fiume socchiudo gli occhi verso il sole ed ascolto. Il fruscio degli alberi mossi dal vento, le voci degli amici poco distanti e questa pace che mi entra dentro e mi calma. Di fronte a me un’alta scarpata rocciosa e il fiume azzurro e blu, che in lenti cerchi mi lambisce, mi incatena le caviglie per un attimo e subito si ritira. Il silenzio dell’ambiente ed un paesaggio così: non ho bisogno di altro per ritrovare la quiete dentro di me. Forse gli antichi dei greci avevano un luogo di ritrovo simile e vi trascorrevano lunghe ore nell’ozio, mollemente abbandonati sulla riva. Ha qualcosa di sacrale, quest’angolo riparato, e mentre i piccoli dei pesci si avvicinano senza timore alle mie dita sento la perfezione di questo momento. Potrei restare qui fino a sera, sola, in uno stato che si avvicina molto alla felicità.
Tornata a casa penso agli specchi che riflettono altri specchi e mi dico che è davvero difficile trovarne uno che ti rifletta in una immagine perfetta. Una chimera? La ricerca di un mito, come il vello d’oro… ma esiste? I più innocenti credono che esista, ma nessuno lo vuole ammettere e chi l’ha trovata certo non perde tempo a dar rilievo alla credenza. Io osservo bene gli occhi di chi incontro e forse un giorno, in una di quelle luci, la troverò. Oppure mi deciderò a visitare la Grecia…
1 Comments:
... grazie ... si vede che sono arrossita?
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