Non cercare più del pane quotidiano
... lasciati andare alla vita/e non disperarti mai...
Così cantava Luca Carboni nella sua Primavera, parecchi anni fa.
Canticchio tra me e me cercando di convincermi, ma sono combattuta tra due estremi: nei giorni scorsi ho affermato "Sono le aspirazioni che ci portano avanti nel nostro progetto di vita" e giusto stasera scrivevo "Cerchiamo di ottenere il meglio da quello che abbiamo, con la consapevolezza che i risultati non dipendono del tutto da noi.... vedremo".
Mi sento triste.
Cerco di prendere iniziative, ma non c'è niente che mi distragga.
Forse ha ragione tale Bernard Le Bovier de Fontanelle nel dire "Un grande ostacolo alla felicità è aspettarsi una felicità troppo grande". Di certo è così, solo che scorgere a distanza, sempre alla stessa distanza, la possibilità di realizzare il tuo sogno più grande ti fa desiderare di correre, di afferrarlo e stringerlo forte. E accorgerti che è proprio il protagonista del sogno a mantenere quella distanza ti suscita perlomeno degli interrogativi. E ti fa chiedere se metti a fuoco bene... lo spazio che ti separa dalla tua meta è davvero invariato? o non è aumentato, invece?