David Maria Turoldo e il silenzio
PAPA, AMORE CI RIDONI AL SILENZIO
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Papa, amore ci ridoni al silenzio.
Dio è silenzio: muriamo
di pietra le porte del tempio
della cella, del cuore. Diremo poi
la sola parola
capace di spegnere l'incendio: dopo,
dopo i lunghi anni di silenzio
di amato, divino, salvatore silenzio.
Papa, non sappiamo nulla
e ne sapremo ogni giorno di meno.
Nulla della vita, della morte del tempo;
nulla
della fine e del principio.
Forse gli uomini apprenderanno
ancor più dal silenzio,
da una vita murata in silenzio, offerta, consunta
dal fuoco nel deserto
dell'abbandono e della "Non-curanza",
il fiore del deserto tra le aride pietre.
Papa, non dire di quanto un uomo è responsabile
e poi lo espropri della sua coscienza. Non dire
di come Dio è coinvolto:
di fronte a un bimbo deforme,
irrimediabilmente deforme,
legittima è la bestemmia.
Papa, non dire di queste cose troppo alte,
di cosa è il tempo e la storia,
e ogni apocalisse e la profezia.
Soli o insieme lo Spirito ci guidi
a ritrovare il metro delle cose.
Ritorni il contemplativo,
uomo della misura: lui solo!
E dopo anni di benedetto silenzio
ritorni a dirci, lui solo
cosa veramente importa. - Ma dopo!
"La realizzazione della propria umanità: questo è il solo scopo della vita che siamo chiamati ad essere, questa umanità di Dio, che è, appunto, il sogno di Dio. Ecco. Magari fosse possibile dire: sono arrivato! Ma non sono arrivato mai. E il progresso, il benessere, l’"essere bene" non sta nei possedimenti o nei libri o nelle cariche; sta in questa umanità realizzata giorno per giorno. E anzi se un giorno va male non scoraggiarsi perché la faremo andare bene oggi. Questa è la ragione della vita, tanto più la ragione del credere e del pregare".