Irragionevole xenofobia
Tutto ci indica che stiamo tornando indietro... recessione è ormai una parola che si può tranquillamente usare. Ci ritroviamo come dopo una guerra, che però non c'è stata, e non c'è quindi nessun impulso per la ricostruzione. Non ci sono segnali che possano indurci a sognare di vivere nuovamente gli Anni Cinquanta, per uscire da questa crisi.
La sfiducia, accompagnata da un pericoloso disinteresse, regna sovrana. Non ci curiamo di cose più grandi di noi, non andiamo più al di là della nostra piccola vicenda quotidiana. Nemmeno i giovani esprimono più la loro rabbia con forza, "livellati"e azzittiti da una società che finge di non vederli ed uccide sul nascere le loro aspirazioni. In un clima del genere è comprensibile come salga il timore di vederci depredati del nostro orticello, il poco che abbiamo, la nostra (apparente) quiete.
Questo è il terreno più fertile perché germini la paura verso l'Altro, il Diverso, incarnato benissimo dallo Straniero. Colui che ha abitudini di vita diverse dalle nostre, che fugge magari da realtà ancora più drammatiche della nostra - che in fin dei conti ancora ci consente un'esistenza dignitosa, se non più il benessere -, magari da Paesi reduci da una guerra (reale). Non lo conosciamo, lo crediamo diverso da noi soltanto in base alla sua origine, non c'è neanche più la paura ancestrale del diverso colore della pelle: lo straniero è il nostro vicino di casa. Ci guardiamo alle spalle furtivi, teniamo stretto ciò che possediamo e se sentiamo minacciata la nostra sicurezza il responsabile è senz'altro lui, il Diverso. E allora via alla repressione, promuoviamo la xenofobia.
Dimentichiamoci la spaventosa quantità di crimini commessi in famiglia, tra le mura delle nostre case chiuse in sé, con i loro segreti.
Invece di provare a rieducare una società malata, dove genitori e figli non si parlano più e non si sforzano di capirsi. Dove una donna piuttosto che restare sola accetta intimidazioni e violenze senza limiti. Dove un uomo, per il solo fatto di stare insieme, si sente in diritto di attuare ogni sorta di prevaricazione sulla sua compagna. Dove nessuno più ci insegna ad AMARE.
Puntiamo il dito contro lo Straniero: è molto più facile chiudere le frontiere di un Paese e ricacciare indietro al suo misero destino chi ci chiede aiuto ed accoglienza che guardarci dentro e scoprire il mostro che alberga ALL'INTERNO. Contro un pericolo esterno si può anche prendere qualche misura, ma chi affronterà il vero problema del Male che nasce da dentro? Continuiamo a raccontarci delle bugie, se questo può farci dormire sonni più tranquilli, ci giriamo su un fianco.... e buonanotte.