23 dicembre 2007
Il sogno è realtà
I sogni son desideri
di felicità.
Nel sonno non hai pensieri
Ti esprimi con sincerità.
Se hai fede chissà che un giorno
La sorte non ti arriderà.
Tu sogna e spera fermamente
Dimentica il presente
E il sogno realtà diverrà
20 dicembre 2007
Per VIVERE pienamente
Augurio sponsorizzato da Luca, che l'ha inviato a tutti i suoi amici per queste feste...
"Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi..., chi non cambia la marca, il colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.
Muore lentamente chi evita la passione, chi preferisce il nero su bianco e i puntini sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni, proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno sbaglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore e ai sentimenti.
Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza per inseguire un sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli sensati.
Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso... Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare, chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.
Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce. Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare. Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida felicità".
- Pablo Neruda -
18 dicembre 2007
Sana polemichina ecologica
Da E-Polis del 13.12.07, estratto dell'articolo di G. Chiesa "Il fallimento di Bali e il silenzio dei media":
Circola tra gli scienziati una simpatica barzelletta.
Due pianeti s'incontrano. Uno ha un'aria soddisfatta e salubre, è sorridente e colorato. L'altro ha la faccia marrone, piena di bitorzoli puzzolenti, respira a fatica.
"Come stai? - dice quello sano all'altro - ti vedo scuro in volto, che ti succede?"
Il pianeta malandato sospira: "Vedi, sono pieno di questi parassiti che si chiamano uomini. Stanno sporcando tutto, mi affumicano l'aria, mi fanno crescere la febbre, abbattono le foreste, tirano fuori cemento e lo spargono dappertutto. Guarda come mi hanno butterato la faccia".
L'altro ascolta, sempre sorridente: "Oh, non preoccuparti. Li avevo anch'io, ma me ne sono liberato".